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martedì 24 maggio 2022

Straccetti vegetali ai peperoni

Ingredienti:

360 g. di farina di glutine
170 g. di fagioli bianchi cotti e ben scolati (sostituibili con ceci, lenticchie o tofu al naturale ben scolato)
400 g. di acqua  
2 cucchiaini di miso 
60 g. di aceto di riso o di mele
1 cucchiaino di aglio in polvere
1 cucchiaino di sale
60 g. di olio d'oliva

Per insaporire ulteriormente si può aggiungere:
1 cucchiaino di paprika affumicata o dolce
1 cucchiaino di di peperoncino o pepe nero
1 cucchiaino di mix per arrosti, senza sale (rosmarino, origano, timo, pepe nero, basilico, cipolla e aglio disidratato, salvia e alloro), oppure una sola delle aromatiche che lo compongono
2 cucchiai di salsa di soia

Sciogliere il miso nell’acqua. Inserire all’interno di un frullatore con il boccale alto il brodo, i fagioli, l’aceto, l'aglio e il sale (ed eventuali altri insaporitori). Frullare. Aggiungere l’olio e frullare ancora. In una planetaria aggiungere la farina di glutine e la parte liquida frullata precedentemente. Utilizzare prima il gancio a farfalla per impastare un paio di minuti. Dopo aver impastato cambiare il gancio e mettere quello ad uncino. Impastare a velocità lenta per un quarto d’ora. Controllare che la planetaria non si surriscaldi, magari mettendo in pausa per qualche minuto ogni tanto coprendo l’impasto. Impastare un po’ a mano facendo delle pieghe, in modo che la parte esterna risulti sempre più liscia. Dividere in parti uguali e creare delle salsiccette, arrotolarle in due fogli di carta da forno. 
Disporre i salsicciotti nel cestello della vaporiera, chiudere e lasciar cuocere per un’ora e mezzo a fuoco alto. Trascorso il tempo toglierli dalla vaporiera e farli raffreddare completamente per qualche ora. 
Per fare degli straccetti basterà sfilettare i salsicciotti con le mani.
Si possono congelare gli straccetti già sfilacciati, oppure i salsicciotti interi o a pezzi da sfilacciare poi una volta scongelati prima di cuocerli.

Gli straccetti così preparati si possono cucinare in mille modi, c'è solo il limite della fantasia, sono ottimi ad esempio con i peperoni (come in foto), con i funghi oppure cotti con vino bianco, birra, o limone, o ancora, si prestano benissimo per preparare il kebab. Questi straccetti necessitano di essere salati durante la cottura. 

STRACCETTI CON I PEPERONI

600 g. di straccetti (potete usare anche quelli di soia o seitan già pronti)
600 g. di peperoni
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
paprika
pepe o peperoncino a piacere
sale
salsa di soia
vino bianco (opzionale)
rosmarino
origano
400 g. di pomodorini o salsa di pomodoro (opzionale)

Lavare e tagliare i peperoni a filetti o a cubetti e tritate una cipolla. In una padella, mettete un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Rosolate gli straccetti finché non avranno fatto una bella crosticina. Aggiungere rosmarino e origano, un goccio di salsa di soia e una spolverata di paprika, se vi piace il piccante potete usare anche il pepeoncino. Sfumate con del vino bianco (opzionale). Togliete lo spicchio d'aglio. Aggiungete i peperoni e la cipolla. Lasciar cuocere finché i peperoni non sono morbidi. A questo punto se volete unite anche il pomodoro lasciando cuocere per qualche minuto. Aggiustate di sale. Se vi piace, alla fine potreste aggiungere delle lamelle di mandorle tostate.

sabato 14 maggio 2022

Pancetta vegana

Questa mattina mi sono imbattuta in una delle ricette pazzesche di Vegnarok e sono rimasta a bocca aperta. Non potevo non provarla!
Essendo una ricetta molto semplice, con pochi ingredienti che avevo già in casa, appena ho avuto un po' di tempo mi sono subito messa all'opera e quello che vedete in foto è il risultato.
Visivamente è impressionante e devo dire che anche il sapore è molto buono e la resa in cottura davvero interessante, saltata in padella con un filo d'olio forma una deliziosa crosticina esterna e l'interno resta morbido. Ovviamente non è "uguale" alla pancetta, ma è un'ottima alternativa, in più si può congelare a fettine sottili, se si vuole usare come bacon nei panini, oppure a cubetti per sughi e ripieni. Provatela e fatemi sapere!

Ingredienti per una teglia 25x15 cm.
600 g. di acqua
300 g. di amido di mais (io ho usato metà amido e metà farina perché purtroppo non avevo la giusta quantità, ma il risultato è stato comunque ottimo)

Per la parte bianca:
1 dado vegetale (se avete il dado in polvere mettete 2 cucchiaini)
1/2 cucchiaino di sale

Per la parte rossa:
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di paprika affumicata (io ho usato quella piccante)
3 cucchiai di tamari (o salsa di soia)
2 cucchiai di vino rosso
8 gocce di fumo liquido (mettetene la metà se usate la paprika affumicata)

Per la superficie:
Pepe nero
Aglio in polvere
Timo
Rosmarino

Sciogliete l'amido nell'acqua e dividete il composto in parti uguali in due ciotole. Nell'impasto bianco unite il sale e il dado. Potete anche scioglierlo precedentemente in un po' dell'acqua prevista riscaldata e successivamente aggiunta, in questo modo non resteranno grumi e si amalgamerà meglio al tutto.
Nell'impasto rosso, aggiungete il concentrato di pomodoro, la paprika, il tamari, il vino e il fumo liquido. Mescolate bene con una frusta.
Ungete una teglia antiaderente e portate il forno a 170°. Fate un primo strato con il composto bianco e infornate per 5 minuti. Quando la superficie risulterà ferma, fate un altro strato con il composto rosso e infornate nuovamente per altri 5-7 minuti, finché la superficie non sarà al tatto asciutta. Proseguite allo stesso modo con un altro strato bianco e poi uno rosso. Completate con il composto bianco e prima di infornare spolverate con pepe nero, aglio in polvere, rosmarino e timo. Le quantità dosatele in base ai vostri gusti.
Alla fine sfornate e lasciatela raffreddare prima di usarla.

giovedì 21 gennaio 2021

Miele di Tarassaco

Il miele di tarassaco è in realtà uno sciroppo che si ricava appunto dai fiori di tarassaco, una pianta con eccezionali qualità terapeutiche. La sua funzione principale è quella di purificare il sangue e il fegato con uno spiccato effetto disintossicante. Certamente uno sciroppo realizzato con molto zucchero come questo riduce un po’ le capacità curative dei principi attivi della pianta che, per essere impiegata al meglio per sfruttarne i benefici, è meglio assumere sotto forma di infuso, succo non dolcificato o integratore.
Il miele di tarassaco è comunque utile come alternativa al miele per chi non consuma alimenti di origine animale dato che vi assomiglia molto per consistenza e gusto.

Ingredienti:
4 tazze di fiori di tarassaco
3 tazze d’acqua
3 limoni
2 tazze abbondanti di zucchero di canna integrale (ma va bene anche lo zucchero bianco)

Raccogliete i fiori, preferibilmente al mattino, e immergeteli in acqua fredda per 5 minuti scartando il centro del fiore e il gambo, risciacquateli nuovamente e metteteli in una pentola. Aggiungete poi l’acqua e mettete sul fuoco facendo sobbollire per 30 minuti. Togliete poi dal fuoco e lasciate in infusione tutta la notte avendo cura che i fiori siano posti per bene sott’acqua. Il giorno successivo filtrate e spremete il liquido con l’aiuto di una garza. Rimettete la pentola con l’infuso sul gas a fuoco basso, aggiungete zucchero e limone e fate bollire molto lentamente fino a che non si raggiunge la consistenza desiderata (simile a quella del miele). Probabilmente occorrerà qualche ora. Una volta spento il fuoco, il miele di tarassaco si può versare in bottiglie o barattoli di vetro da lasciar raffreddare e poi conservare in frigorifero.

sabato 16 gennaio 2021

Simil-canestrelli

Non sono una grande mangiatrice di biscotti e non tocco zucchero da tre mesi ma per stasera voglio una coccola e siccome amo follemente il profumo dei biscotti che riempie la casa, così confortante e rassicurante, ho preparato queste stelle dolciose modificando la ricetta originale dei canestrelli e il risultato mi piace tantissimo. Sono biscotti dal sapore delicato e molto friabili. Io tendo sempre ad alleggerire le ricette, ma questa volta non si può fare, per ottenere questo risultato bisogna dimenticare bilancia e discorsi salutisti, ma una volta ogni tanto si può fare, senza sentirci in colpa 🙃 Vi regalo la ricetta, godeteveli!

Ingredienti:
150 gr. di farina
150 gr. di fecola di patate
150 gr. di burro vegetale o margarina
75 gr. di zucchero a velo
1 goccio di acqua

A scelta:
-Cannella e zenzero
-Buccia di arancia e cannella
-Buccia di limone e vaniglia (aromi classici dei canestrelli)

Per la glassa all'acqua:
100 gr. Zucchero a velo
Acqua q.b.
Coloranti alimentari idrosolubili q.b.

Impastate gli ingredienti secchi con il burro freddo a pezzi e alla fine, per aiutarvi a legare aggiungete un goccio di acqua, ne basta davvero pochissima. Avvolgete la pasta nella pellicola e tenete in frigo per 30 minuti. Passato il tempo, preriscaldate il forno a 170°c. Stendete l'impasto in una sfoglia spessa 1 cm. Ritagliate i biscotti nella forma che preferite e disponeteli su una teglia foderata con carta da forno. Infornate a 170° per 18-20 minuti. Lasciateli raffreddare e decorate con zucchero a velo o glassa all'acqua.

Per preparare la glassa all'acqua come prima cosa versate lo zucchero a velo in una ciotola. Aggiungete poi 2 cucchiai d'acqua e lavorate il composto con una frusta, fino ad ottenere una consistenza liscia. In questo modo otterrete una glassa piuttosto densa, perfetta per decorare dei biscotti. A questo punto, se volete, aggiungete poco colorante idrosolubile con la vostra colorazione preferita e mescolate fino ad ottenere un colore omogeneo. Se l'intensità di colore non dovesse essere quella desiderata potrete aggiungere ancora un po' di colorante.

sabato 26 dicembre 2020

Codine di mare (Finti gamberetti di riso)

Da quando ho scelto di passare ad un'alimentazione vegetale quello che mi manca di più è il profumo e il sapore di mare, soprattutto il gusto dei molluschi e dei crostacei che per me erano un grande comfort food, consumati solo in occasioni speciali o quando avevo bisogno di una coccola. Per cui ho iniziato a sperimentare con le alghe e altri prodotti salini nel tentativo di riprodurre quel sapore e quelle ricette che tanto amo, senza sacrificare le creature del mare. Ho trovato alcune ricette interessanti e mi sono follemente innamorata del tonno di ceci e del salmone di carote, ma i gamberetti? Ho cercato un po' in giro e ho trovato due ricette che secondo me si avvicinano abbastanza per sapore e consistenza ai gamberetti, una su veganblog.it e l'altra su sweetasvegan.com. Prendendo spunto da queste due ricette ho creato la mia, quella che più mi soddisfa, e ve la propongo.

Ingredienti per circa 20 gamberetti:
4 cucchiai di riso basmati
3 cucchiai di farina di riso
1 pizzico di alghe miste in polvere
3 piccoli pezzi di alga nori
2 cucchaini di concentrato di pomodoro + altri 2 cucchiaini
1 cucchiaino di paprika dolce 
1 cucchiaino di agli in polvere
Salsa di soia
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di zucchero
sale q.b.

Lavate il riso basmati e lessatelo in acqua insieme ad un cucchiaio di salsa di soia, un cucchiaino di zucchero, l'alga nori e il concentrato di pomodoro. Una volta cotto al dente (non deve spappolarsi), eliminate l'acqua in eccesso se ce ne fosse ancora e versatelo in una ciotola. Schiacciatelo con la forchetta. Assaggiate e aggiustate di sale e polvere di alghe se necessario. Unite la farina e mescolate bene. Con le mani infarinate create delle piccole palline, della dimensione di un chicco d'uva, che modellerete a forma di coda di gambero. Potete incidere leggermente con un coltello il dorso della codina per renderla più realistica. Con la farina rimasta create una pastella aggiungendo un goccio di acqua e la paprika e passatevi dentro le code di gamberetti. In una pentola a bordi alti portate a bollore dell'acqua e immergetevi le code, lasciandole lessare per 1 minutino, o comunque finché non saliranno a galla. Toglieteli delicatamente dall'acqua con una schiumarola e lasciatele raffreddare in un piatto. In una padella scaldate un filo di olio e altri due cucchiaini di concentrato di pomodoro e buttatevi dentro i finti gamberetti lasciandoli rosolare per pochi secondi, mescolando velocemente, per accentuare il loro colore. Ora potete usarli per le vostre ricette.

Questi gamberetti possono anche essere congelati, ma ricordatevi di non farli scongelare prima di unirli direttamente alle vostre preparazioni altrimenti rischiate che si ammollino.

Torta di riso di nonna Michela

Nonna chiamava questa torta "pastiera di riso" e la preparava a Pasqua per i nipoti che non amavano il grano e i canditi. È un dolce semplice e gustoso, pieno di luce e dolcezza. Condivido la ricetta con voi, con le mie modifiche veg.

Per la frolla all'olio (tortiera da 22-24 cm di diametro)
375 gr di farina 
190 gr di zucchero
100 gr di olio di semi
95 gr di acqua
Buccia grattugiata di un limone e di un'arancia e semi di vaniglia
10 gr di lievito per dolci
In una ciotola mescolate olio, acqua, buccia di limone, vaniglia e zucchero. Aggiungete poi la farina e il lievito setacciati. L'impasto sarà molto morbido, appiattitelo tra due fogli di carta da forno e lasciatelo riposare in frigo per due ore, cambierà consistenza e sarà più lavorabile. 

Per il riso:
300 gr di latte vegetale non dolcificato
200 gr di acqua
80 gr di riso
75 gr di zucchero
Buccia grattugiata di un'arancia e un limone
Portate a bollore l'acqua e il latte con lo zucchero e la buccia degli agrumi. Unite il riso e lasciate cuocere finché il riso non avrà assorbito tutto il liquido. Lasciate raffreddare. Se vi piace potete unire al riso intiepidito anche una fialetta di fiori d'arancio o millefiori.

Per la crema pasticcera:
30 gr di amido di mais o riso
350 gr di latte vegetale al naturale
63 gr di zucchero
Semi di mezza bacca di vaniglia
Un pizzico di curcuma o pistilli di zafferano.
Versate a freddo tutto gli ingredienti in un pentolino e mettete sul fuoco. Cuocete fino a bollore, mescolando continuamente, finché la crema non è addensata. Lasciatela raffreddare.
Stendete la pasta frolla, spolverando con della farina e mettetela nella tortiera. Mescolate il riso con la crema, aggiungendo un pizzico di cannella, e versate sulla base di pasta frolla. Tagliate delle strisce di pasta frolla e disponetele a griglia sulla torta. Infornate, a forno caldo, a 170° per circa 45 minuti.

giovedì 24 dicembre 2020

Besciamella vegana


Ingredienti:
1 litro di latte di soia al naturale, o altro latte vegetale
100 gr. di farina
100 gr. di margarina vegetale non idrogenata (potete usare anche l'olio)
Noce moscata q.b.
Pepe nero q.b.
Sale q.b.

Per preparare la besciamella vegana iniziate a versare il latte in un tegame. Aggiungete la noce moscata e portatelo a sfiorare il bollore. Nel frattempo trasferite la margarina in un'altra pentola piuttosto capiente e lasciatela fondere a fiamma bassa. Quando si sarà sciolta aggiungete la farina a pioggia e mescolate rapidamente con una frusta fino a che avrete ottenuto un roux color nocciola. Non appena il latte sarà caldo prelevatene un mestolo e versatelo all'interno del roux continuando a mescolare di continuo. Aggiungete il latte caldo poco per volta fino a terminarlo. Regolate poi di sale e di pepe. Continuate a cuocere per 5-6 minuti fino a che la besciamella non si sarà addensata. A questo punto trasferitela in una ciotolina per bloccare la cottura e utilizzatela come preferite.

Se non utilizzate subito la besciamella, versatela in una ciotola e copritela con la pellicola a contatto perchè non si crei la pellicina in superficie.
Una volta fredda, la besciamella si può conservare in frigorifero, chiusa in un contenitore ermetico, per 2-3 giorni al massimo. All'occorrenza per farla tornare liscia e cremosa, basterà lavorarla con le fruste di uno sbattitore elettrico; se necessario potete aggiungere poco latte per renderla più fluida durante la lavorazione con le fruste.
La besciamella si può congelare per circa 1 mese.

mercoledì 23 dicembre 2020

Maionese vegana

Per la maionese vegana serve davvero poco tempo e pochi ingredienti ed è davvero identica sia nel gusto che nella consistenza alla maionese classica. Provare per credere!

100 ml. di latte di soia al naturale, senza zuccheri o aromi aggiunti
200 ml. di olio di semi 
1 cucchiaino di curcuma
3 cucchiai di aceto di mele, o succo di limone
Sale e pepe q.b. 

Per un gusto in più potete provare queste varianti aggiungendo: 
- uno spicchio di aglio, privato dell'anima e frullato insieme alla maionese, oppure dell'aglio in polvere;
- capperi ed erbette (erba cipollina, prezzemolo o dragoncello), o buccia grattugiata di un limone.
- ketchup
- paprika affumicata o curry
- pesto a scelta (genovese, calabrese ecc.)
- cipolle caramellate.

Mettete tutti gli ingredienti in un boccale e frullate con un frullatore ad immersione, montando con un movimento dall'alto verso il basso. Basteranno pochi secondi e il gioco è fatto! 

Ceci tonnati (Finto Tonno di ceci)

La magia dei sapori che armonizzandosi tra di loro possono creare qualcosa di impensabile. Avevate mai pensato alla possibilità di riprodurre un tonno vegano per panini, tartine, insalate o magari la pasta? Beh, sappiate che è più semplice di quel che immaginate ed ecco la ricetta di Vegolosi.it

500 g di ceci cotti
60 g di maionese vegana
½ cucchiaio di senape
12 capperi
1 cucchiaio di alghe miste tritate
1 pizzico di aglio in polvere
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di salsa di soia 

Versate i ceci in una ciotola e schiacciateli molto grossolanamente con una forchetta o con uno schiacciapatate, per ottenere un composto liscio frullateli. Unite a questo punto il resto degli ingredienti: la maionese, la senape, i capperi precedentemente tritati finemente, le alghe miste, l’aglio, il succo di limone e la salsa di soia. Mescolate quindi molto bene per amalgamare tutti gli ingredienti e, se avete tempo, lasciate riposare il composto una decina di minuti in modo da far insaporire bene i ceci.

Carote salmonate (Finto salmone affumicato)

Ricetta semplicissima e deliziosa che ricorda un po' il salmone affumicato e che lo può quindi sostituire nelle tartine, nel sushi e in altre preparazioni che lo prevedono. Grazie a Vegolosi.it e a Cookare Channel per questa ricetta con le relative varianti. 

Per la versione più rapida di Vegolosi:
2 carote grandi
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di fumo liquido
1 cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai di olio extravergine di oliva

Lavate le carote e pelatele con l’aiuto di un pelapatate, ricavando poi delle fette sottili per il lungo che andrete a disporre su una placca ricoperta di carta da forno. Condite le carote con il sale, la salsa di soia, il fumo liquido, il succo di limone e l’olio extravergine di oliva, distribuendo bene tutti gli ingredienti con le mani. Disponete poi le carote ben distanziate tra di loro sulla placca e infornatele per 15-20 minuti a 180°C o fino a che saranno morbide. Una volta pronte sfornatele e lasciatele raffreddare completamente.

Per la versione lunga di Ilaria di Cookare: 
3 carote grandi
1 kg circa di sale grosso
1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiaini di fumo liquido
1/2 cucchiaino di aceto di mele
1 cucchiaino di paprika affumicata (se non usi il fumo liquido, ce ne vogliono 2)

Sciacquate bene le carote. Prendete una teglia da forno stretta e mettete all’interno le carote. Coprite completamente le carote con il sale grosso. Preriscaldate il forno a 180° e infornate per 1 ora. Prendete la teglia dal forno e rompete la “lastra”di sale che si sarà formata. Appena si saranno raffreddate, pelate le carote delicatamente con un coltello per togliere la pelle esterna. Tagliatele finemente per lungo cercando di non romperle troppo. Preparate la marinatura mischiando l’olio, l’aceto e la paprika affumicata all’interno di un contenitore a chiusura ermetica. Aggiungete  le carote e mischiate bene.
Chiudete con coperchio e lasciate in frigo almeno per 3 giorni prima di usarle.

Ricotta di mandorle

Questa ricetta mi ha svoltato la vita davvero, perché finalmente posso preparare i cannoli, le torte alla ricotta, tra cui la cheesecake, che amo follemente e tutte quelle altre deliziose preparazioni salate che appartengono alla nostra tradizione. Devo ringraziare Chef Davide Maffioli per questa preparazione e vi consiglio caldamente di seguirlo perché, oltre ad essere simpatico, è una fonte meravigliosa di delizie culinarie. Lo trovate su YouTube

200 gr. di mandorle pelate
1 litro di acqua
succo di 1 limone, oppure 3-5 gr. di acido lattico
5 gr. di sale
20 gr. di lievito alimentare

Mettete in ammollo le mandorle per 5 ore. Scolatele poi e versatele in un frullatore con mezzo litro di acqua. Frullate per 2 minuti. Unite l'altro mezzo litro di acqua e frullate per un altro minutino. Versate in una pentola e portate sul fuoco, arrivato ad una temperatura di 85° C. unite il succo di limone e continuate a cuocere mescolando bene per circa 6-8 minuti. Preparate ora un colino o delle fuscelle ricoperte di carta assorbente bella resistente, oppure con un panno di lino lavato solo con aceto, senza detersivo, e versatevi sopra il composto ottenuto. Lasciate riposare e scolare così per 2-3 ore a temperatura ambiente. Dopodiché la ricotta sarà pronta per essere utilizzata nelle vostre ricette.

Se volete usare l'acido lattico al posto del limone, questo va aggiunto a bollore, dopodiché si lascia cuocere per 5 minuti.

Formaggio spalmabile di anacardi

Sono sempre stata una grande amante dei formaggi per cui la scoperta di un'alternativa vegetale che sia davvero buona e vagamente simile alla controparte casearia è stata per me una grande scoperta, una vera rivoluzione e per questo devo ringraziare gli anacardi e le mandorle. Oggi prepariamo un formaggio spalmabile che potete utilizzare per una grande varietà di ricette: da spalmare sul pane, o nelle piadine, magari con aggiunta di un pizzico di sale, pepe, spezie ed erbette; per condire la pasta; per il tiramisù; per farcire e ricoprire delle torte, aggiungendo dello zucchero e altri aromi naturali e così via. Sbizzarrite la fantasia, io vi propongo adesso la versione neutra.

200 gr. di anacardi
10 gr. di lievito alimentare
50-100 gr. di acqua
2 cucchiaini di succo di limone

Ammollate gli anacardi in acqua per una notte. Scolateli e versateli in un frullatore, aggiungete il lievito e il limone e i primi 50 gr. di acqua e frullate bene, se vi rendete conto che la consistenza è troppo densa per i vostri gusti aggiungete la restante acqua. Frullate per almeno un paio di minuti, finché non sarà bello liscio et voilà, il formaggio è pronto. Potete ora usarlo per le vostre ricette. Si conserva in frigo, in un contenitore a chiusura ermetica, per 10 giorni.
Per renderlo più sostanzioso potete aggiungere anche un cucchiaio di olio di oliva e !/2 cucchiaino di thaina. 


lunedì 5 giugno 2017

BISCOTTI INZUPPOSI AL LIMONE



Per circa 16 biscotti:
100 gr. di farina integrale
100 gr. di farina di farro
100 gr. di farina di riso
100 gr. di zucchero di canna (oppure 75 gr. di agave)
60 gr. di banana matura frullata (da omettere se si usa l'agave)
50 ml. di olio di cocco, o di semi (potete anche sostituirlo con margarina vegetale o burro di cacao)
60 ml. di succo di limone
buccia di limone
1 cucchiaino di lievito per dolci
semi di mezza bacca di vaniglia
un goccio d'acqua q.b. 

Impastate tutti gli ingredienti, aggiungendo un goccio di acqua se l'impasto dovesse risultare troppo asciutto. Il risultato è una frolla al limone. Avvolgetela nella pellicola, o in un panno infarinato e lasciatela riposare per 30 minuti in frigo. Ricavate un salsicciotto e tagliate 16 pezzi, di circa 1 cm e 1/2 di spessore. Disponeteli sulla placca da forno e cuocete in forno già caldo a 180° per circa 15 minuti nel forno ventilato, circa 25 minuti in quello statico. Lasciateli raffreddare completamente prima di conservarli in un barattolo di latta, vetro o in una busta per alimenti. 

venerdì 10 febbraio 2017

Mozzarella vegetale di anacardi

Credo di aver decisamente trovato un buon compromesso con questa semplicissima ricetta. Il sapore e la consistenza sono decisamente migliori di altre mozzarelle vegane provate fino ad ora, che mi ricordavano troppo la besciamella. Ovviamente non si scioglie e non fila come una comune mozzarella, ma si ammorbidisce e fa una deliziosa crosticina. E' ottima in padella, mangiata cruda, o tagliata sottilmente per le preparazione da forno.

Ingredienti per una mozzarella:
60 gr. di anacardi (o mandorle se preferite), tenute in ammollo in acqua per una notte
60 gr. di yogurt di soia al naturale, non dolcificato,
300 ml. di acqua,
4 cucchiai rasi di tapioca, amido di mais (la tapioca però rende maggiormente fondente la mozzarella),
1 cucchiaio di olio di cocco spremuto a freddo,
2 cucchiai di olio evo (o altro olio vegetale),
1 cucchiaino di sale, 
1 cucchiaino di aglio in polvere,
1 cucchiaino di cipolla in polvere, 
1/2 cucchiaino di lievito alimentare,
1 cucchiaio di succo di limone.

In un frullatore unite tutti gli ingredienti (la frutta secca scolata), compresa la tapioca, l'olio e frullate il tutto, fino ad ottenere un composto liquido. Mettete il tutto in una pentola sul fuoco, a fiamma alta, e cuocete mescolando di continuo con una frusta finché non diventerà una pasta filante che si stacca dai bordi. A questo punto trasferitela in una ciotolina leggermente unta, oppure potete metterla su un foglio di pellicola e chiuderla a caramella aiutandovi a dare la forma. Mettetela in frigo per qualche ora. Usatela come preferite. Potete aromatizzarla usando in alternativa un pizzico di pepe, curcuma e del rosmarino in polvere.

PER REALIZZARE UNA SIMIL-SCAMORZA AFFUMICATA
Aggiungete alla ricetta 9 gr. di fumo liquido (lo potete acquistare tranquillamente su Amazon) e sostituite il sale con 1 cucchiaino di miso di riso. Il procedimento è lo stesso.

Nota: Ringrazio tantissimo Ilaria di Cookare per questa meravigliosa idea. Vi consiglio caldamente di seguirla perché realizza delle cose deliziose ed è simpaticissima.

giovedì 9 febbraio 2017

Formaggio grattugiato vegano


Ingredienti:
4 cucchiai di mandorle dolci, o anacardi
1 cucchiaio di pangrattato
1 pizzico di sale
1 pizzico di noce moscata (se vi piace)

Per un sapore più intenso aggiungere:
1 cucchiaio di lievito alimentare
2 cucchiai di semi di sesamo tostati in padella
1 cucchiaino di spezie (aglio in polvere, rosmarino, salvia, pepe, basilico e timo)

Altra variante:
100 gr. di anacardi
10 gr. di pinoli
10 gr. di noci
80 gr. di lievito alimentare
sale q.b.

Frullate tutti gli ingredienti in un mixer fino a ridurli in polvere. Usate sulla pasta, nei burger e nelle polpette, per gratinare e così via. Potete sostituirle anche con altra frutta secca, tipo noci, anacardi, o nocciole, ma ovviamente il sapore cambierà. Ci sono però delle ricette che si sposano bene con questi gusti, ad esempio i finocchi stanno benissimo con le nocciole, la zucca con le noci e il cavolfiore con gli anacardi. A voi sperimentare e trovare il vostro mix speciale ;) 

sabato 27 agosto 2016

Crostata crema e amarene

Io amo la pasta frolla, ma ho avuto non poche difficoltà a trovare una ricetta veg che mi soddisfacesse. Tutte le volte che ho provato a fare la frolla all'olio il risultato è stato pessimo. E' una questione davvero di delicati equilibri, all'inizio ho provato semplicemente a sostituire 100 gr. di burro con 60 gr. di olio, ma poi dopo la cottura risultava sempre troppo croccante, o troppo gommosa, insomma una delusione. Volevo provare ad utilizzare una margarina autoprodotta, oppure un burro di frutta secca, o quello di cacao, ma mi mancavano alcuni ingredienti, per cui ho deciso di affidarmi ad un Maestro Pasticciere e ho seguito la ricetta di Luca Montersino, il risultato non è per niente male, dopo qualche ora di frigo risulta perfetta per i miei gusti, è decisamente deliziosa, la migliore che io abbia assaggiato e sicuramente entrerà nel mio ricettario. Non mancherò comunque di sperimentare con i burri vegetali, anche perché vorrei provare a realizzare la pasta sfoglia, incrociando le dita XD 


Ingredienti per una teglia di 22-24 cm. di diametro (oppure per una crostata senza copertura, ma con le strisce, da 26-28 cm. di diametro):
250 gr. di farina 00
250 gr. di farina di farro
250 gr. di zucchero di canna integrale
130 gr. di acqua
140 gr. di olio di semi
12 gr. di lievito per dolci (circa due cucchiaini rasi)
buccia grattugiata di un limone

500 ml. di latte di soia, o altro latte vegetale non dolcificato
70 gr. di zucchero
3 cucchiai di zucchero a velo
40 gr. di fecola di patate o amido di mais
1/2 bacca di vaniglia

amarene sciroppate
confettura di ciliegie (facoltativo)

In una ciotola mettete le farine, lo zucchero e il lievito. Al centro mettete la buccia di limone e l'olio e impastate aggiungendo l'acqua fino ad ottenere una pasta liscia, anche se tenderà un po' a sbriciolarsi, compattatela il più possibile e avvolgetela nella pellicola, mettendola in frigo a riposare. Nel frattempo preparate la crema. Mettete il latte con la vaniglia sul fuoco e lasciate che si scaldi, versatene un po' sullo zucchero e la fecola per sciogliere il tutto evitando grumi, poi aggiungete al resto del latte. Portate a bollore, mescolando con una frusta finchè non si sarà addensata. Spegnete e lasciatela raffreddare. Trascorso il tempo di riposo prendete la pasta e su un foglio di carta da forno stendetene circa 2/3 in un disco spezzo 4 mm. Sistematelo nella tortiera aiutandovi con la carta. Versate all'interno la crema (se volete un sapore più intenso, stendete sul fondo uno strato di confettura di ciliegie prima di mettere la crema) e su di essa disponete le amarene con un po' del loro sciroppo. Stendete il resto della pasta, sempre su della carta forno e capovolgetela sulla torta, ricoprendola completamente, sigillate i lati e praticate dei tagli sulla superficie per far uscire il vapore ed evitare che in cottura di ammolli. Pre-riscaldate il forno a 170° C. Infornate e cuocete per 40-45 minuti, avendo cura di coprire con dell'alluminio nel caso in cui inizi a dorarsi troppo, per evitare che si bruci. Molto dipende dal forno. Quando sarà fredda, spolverate con zucchero a velo e godetevela!

sabato 20 agosto 2016

Mozzarella Veg

Di ricette per la mozzarella vegana ce ne sono diverse, ognuno ha la sua, tre però sono i problemi che si incontrano, ossia consistenza, fusione e sapore. Spesso la mozzarella vegana risulta troppo morbida, con un sapore simile alla besciamella, in certi casi troppo acida, a volte si scioglie, più spesso si ammorbidisce, ma quasi mai fila. Sul libro di Miyoko, "Formaggi vegan fatti in casa. Una deliziosa alternativa ai prodotti caseari", ci sono due versioni per la mozzarella, una filante, adatta alla cottura e l'altra fresca, più adatta da mangiare cruda, a fette. Di seguito vi posto entrambe le ricette, provatele!!! :)

(Nella foto mozzarella fusa con nachos al patè di olive)

MOZZARELLA FILANTE
Ingredienti:
1 tazza (io uso quella da 250 ml.) di yogurt vegetale. La ricetta QUI
1/2 tazza di acqua
1/2 tazza di olio di semi o di riso (scegliete comunque un olio leggero dal sapore delicato, l'olio è indispensabile per permettere la fusione)
2 cucchiaini di sale
6 cucchiai di farina di tapioca (permette l'effetto "filante")
1 cucchiaio di kappa-carragenina in polvere (potete sostituire con 2 cucchiai di agar agar in polvere, ma l'effetto sarà molto diverso, questo perché la carragenina si ammorbidisce molto più velocemente dell'agar agar in cottura, dando un effetto più scioglievole alla mozzarella) 
1/2 cucchiaino di gomma xantana (è facoltativa, ma migliora l'elasticità del prodotto)
8 tazze di acqua ghiacciata

Se avete bisogno di un FORMAGGIO FILANTE più saporito, da usare magari a fette in toast o in timballi, o paste al forno particolari, potete aggiungere alla ricetta 2 o 3 cucchiai di miso e 6 cucchiai di lievito alimentare, o ancora della paprika dolce o piccante e 1 cucchiaio di lievito alimentare (otterrete così qualcosa di simile al Cheddar, o al Munster). Nel momento di formare il formaggio, invece di procedere come per la mozzarella, potete versare il composto in una forma di vetro, livellando la superficie e lasciandolo raffreddare a temperatura ambiente. Poi copritelo e mettetelo in frigo per almeno tre ore. Avvolto nella pellicola, si conserva in frigo per circa 4 settimane. Se volete che abbia un sapore più deciso potete farlo stagionare 24-48 ore, non di più.

Veniamo ora al procedimento: 
Mettete lo yogurt, l'acqua, l'olio e un cucchiaino raso di sale nel frullatore e frullate fino ad ottenere un composto liscio e cremoso. Mettete il composto in un contenitore di vetro, coprite con un panno di cotone fermato con un elastico e lasciatelo fermentare a temperatura ambiente, lontano dalla luce per 8-24 ore, in base a quanto desiderate che il sapore risulti pungente. Passato il tempo, trasferite il composto in una pentola e mescolando con una frusta, unite la farina, la carragenina e la gomma xantana, se avete deciso di usarla. Cuocete a fuoco medio per circa cinque minuti, mescolando continuamente con la frusta fino a quando il composto non si stacca dai bordi, diventando liscio, denso, filante e lucido. In una ciotola mettete l'acqua ghiacciata e scioglietevi all'interno 1 cucchiaino di sale. Con l'aiuto di un cucchiaio o di uno porzionatore per gelato, date la forma a delle sfere e mettetele via via nell'acqua, rassoderanno quasi all'istante. Coprite e tenete le mozzarelle in frigo per qualche ora prima di usarle. Nella loro acqua, potete conservarle in frigo per una settimana circa.



MOZZARELLA FRESCA:
Riguardo alla mozzarella vegana, di sicuro è famosissima e ampiamente collaudata quella di Concita, ottima sia cruda che cotta, per cui vi lascio il link QUI (io l'ho provata sostituendo lo yogurt di soia con quello di anacardi, la panna di soia con la crema di riso, il latte di soia con quello di riso e la margarina con olio di semi, o di cocco) ma qui vi posto la ricetta della Mozzarella Fresca di Miyoko Schinner tratta dal libro "Formaggi vegan fatti in casa".

Ingredienti:
2 tazze di yogurt vegetale ricetta QUI
1 cucchiaino più 1 pizzico di sale
1 cucchiaino di gomma xantana
1/2 tazza d'acqua
1 cucchiaio di agar agar in polvere
4 tazze di acqua ghiacciata

Unite allo yogurt un pizzico di sale e la gomma xantana, mescolando per bene. Versate il composto in un contenitore di vetro, coperto da un panno di cotone e lasciate fermentare a temperatura ambiente, lontano dalla luce, per 8 ore. Trasferite il tutto in un frullatore. In un pentolino mettete l'acqua e l'agar agar, mescolando e portando a bollore, quando si sarà completamente sciolta versatela nel frullatore e frullate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Versate il composto in un contenitore di vetro, livellate e fatela raffreddare. Preparate l'acqua ghiacciata con un cucchiaino di sale sciolto all'interno. Quando si sarà rassodata la mozzarella, sformatela e mettetela nell'acqua di conservazione. Nella sua acqua, coperta, durerà circa due settimane in frigo. 


Yogurt vegetale

Sicuramente una delle cose che mi ha lasciata perplessa quando ho iniziato ad avvicinarmi alla cucina vegana è stata l'assenza di latticini freschi e stagionati, soprattutto visto che sono un'amante della cheesecake e della mozzarella...Quindi mi domandavo: ma come si fa a fare una lasagna, una parmigiana o qualsiasi altra cosa buonissima senza provola e formaggi vari? Beh, ho scoperto che ci sono delle alternative davvero interessanti, quindi cercando qui e lì mi sono imbattuta in alcune ricettine sfiziose. Il problema grande è questo eccesso di soia un po' ovunque, che per carità, è tanto bella e cara, ma consumarne in grandi quantità non credo faccia troppo bene, come per qualsiasi altra cosa. Ho deciso di buttarmi quindi nella sperimentazione e le prime ricette nella lista sono sicuramente la mozzarella e la ricotta, per cui quando mi è capitato davanti agli occhi il libro di Miyoko Schinner "Formaggi vegan fatti in casa" l'ho comprato senza pensarci troppo. Appena l'ho avuto tra le mani, sfogliandolo mi sono resa conto di quanto le ricette fossero in una certa misura diverse da quelle trovate sul web, forse più tecniche, elaborate comunque da una chef stellata, ma nonostante ciò molto semplici nell'esecuzione, l'unica cosa che mi ha inizialmente intimorito è stata la presenza di ingredienti problematici da trovare per la sottoscritta, come la carragenina, il miso e la gomma xantana, ma rendendomi conto che sono reperibili sul web, non mi sono preoccupata oltre. Non ho molto compreso il motivo della sua preferenza per l'olio di colza, che io non gradisco per niente, ma ad ogni modo ho pensato che basta sostituirlo con olio di semi o di riso e quindi via :D Prendendo in esame i suoi formaggi, lei suggerisce come base lo yogurt di anacardi, il che ovviamente mi ha spinta a provarlo XD Onestamente non c'è proprio paragone con lo yogurt di soia, che comunque non riesco mai a trovare non dolcificato, risulta delizioso, cremoso e delicato, sia prima che dopo la fermentazione, quando assume un sapore che ricorda abbastanza uno yogurt vaccino, oltre ad acquisire le stesse qualità e benefici per la flora batterica intestinale. Quindi diamoci da fare ^_^ La seguente ricetta non è quella del libro, ma il risultato mi è piaciuto troppo, per cui ho deciso di condividerla con voi.


Ingredienti:
1 tazza (quella che uso io è da 250 ml.) di anacardi crudi, o di mandorle, tenuti in ammollo in acqua per 4-8 ore.
1 tazza di acqua con basso residuo fisso, o se preferite, del latte vegetale non dolcificato.
3 cucchiai di olio di cocco (facoltativo, aiuta a rendere più compatto e cremoso lo yogurt, tipo quello greco per intenderci)
1 cucchiaino di grani di kefir attivati* (in alternativa, potete aggiungere una capsula di probiotici, 2 cucchiai di yogurt di soia non dolcificato, o utilizzare al posto della tazza di acqua, 1/2 tazza di rejuvelac, o acqua enzimatica** e 1/2 di acqua o latte vegetale)
1 cucchiaino di dolcificante a vostra scelta per aiutare la fermentazione

Scolate gli anacardi e sciacquateli. Metteteli nel frullatore con l'acqua/latte, l'olio di cocco, i grani di kefir e il dolcificante e frullate alla massima potenza, facendo magari delle pause per non surriscaldare le lame, per una decina di minuti totali circa, finché non risulterà liscio e cremoso. Versate lo yogurt in un contenitore di vetro (mai di plastica o acciaio, perché potrebbero guastare la preparazione), riempiendolo per metà, perché fermentando aumenterà di volume. Coprite il contenitore con un panno di cotone, o della carta da cucina, fermato/a con un elastico, in modo che il composto possa respirare. Riponete il contenitore in un luogo buio, a temperatura ambiente per 24 ore. Passato il tempo di fermentazione lo yogurt è pronto per essere usato al naturale, dolcificato, con frutta, semi o cereali, o come base per dolci, salse fresche e formaggi. Potete regolarne la densità aggiungendo o togliendo acqua/latte vegetale dalla ricetta.

*I grani di kefir d'acqua si trovano tranquillamente su internet o nei negozi specializzati, potete ordinarli anche in erboristeria, sono probiotici naturali e vegan, fonte di numerosi batteri buoni e lieviti, utilizzati per la fermentazione dei formaggi, ma anche per preparare la birra o la bevanda di kefir. Una volta acquistati i grani vanno attivati, reidratandoli nel seguente modo:
Versate una bustina di grani di kefir (circa 6 gr.) in un litro di acqua a basso residuo fisso (tipo l'acqua Sant'Anna ad esempio, comunque non di rubinetto, perché contiene cloro, che è un battericida), con 4 cucchiai di zucchero integrale di canna, il tutto in un vaso di vetro coperto poi con un panno di cotone fermato con un elastico.  Lasciateli in ammollo, lontano dalla luce, per 3-4 giorni ad una temperatura compresa tra i 20 e i 26° C. il calore eccessivo uccide i batteri del kefir, quindi evitate temperature superiori a 45° C e inferiori ai 18° C, perché il fretto rallenta la fermentazione. Utilizzate solo cucchiai o bastoncini di legno per mischiare la soluzione. Passato il tempo, vanno filtrati e rimessi in ammollo con acqua nuova per altri 2 giorni. Ripetere ancora una volta il procedimento e alla fine della terza fermentazione sono pronti all'utilizzo. :)

**Il rejuvelac, o acqua enzimatica, è una bevanda fermentata, ricca di probiotici e acido lattico, utile per la preparazione dei formaggi e dello yogurt, Per 1 litro di acqua enzimatica servono 100 grammi di cereali interi e integrali (kamut, riso, avena, grano, grano, miglio, segale o quinoa, quest'ultima è quella che germoglia più velocemente), messi a bagno nell'acqua. Chiudete il contenitore di vetro con un panno fermato con un elastico e lasciate riposare lontano dalla luce, in luogo caldo, per 2-4 giorni circa, dipende dai semi e dalla temperatura esterna. Quando i chicchi saranno germogliati basterà mettere i semi in un recipiente pulito e aggiungere 1 litro d’acqua. Vanno coperti e lasciati in ammollo per 1-2 giorni e l'acqua è pronta per l'uso. Scolate l’acqua e conservatela, anche congelata (avendo cura di portarla a temperatura ambiente prima di usarla), per fare yogurt e formaggi. Coperta e riposta in frigo l'acqua si conserva per 4 settimane.
I semi germogliati possono essere usati per fare un altro litro di acqua enzimatica. Per fare ciò, lasciateli riposare per un giorno e ripetete il processo il giorno successivo. Dopodiché i germogli avranno esaurito il loro potenziale e non potranno più essere usati per produrre altra acqua. I semi germogliati possono essere mangiati in insalate, zuppe o con i fagioli.