sabato 8 ottobre 2022

Biscotti della gioia di Santa Ildegarda

I biscotti della gioia o del buonumore, sono dei deliziosi biscotti speziati, dolci e profumati, che venivano consigliati da Santa Ildegarda come rimedio (curativo e preventivo) per fortificare i cinque sensi, rallentare l’invecchiamento, sollevare l’amarezza del cuore, stuzzicare l’intelligenza e rendere lo spirito gioioso. Ildegarda affermava a proposito dei biscotti della gioia: “Dissolvono l’amarezza del cuore, lo calmano e lo dischiudono. Ma spalancano pure i cinque sensi, ti rendono gioioso, purificano i tuoi organi sensoriali, riducono gli umori nocivi e danno al tuo sangue una buona composizione. Ti rendono robusto, gioioso ed efficace nel tuo lavoro”.
Ildegarda affermava che gli adulti possono assumere per un lungo periodo di tempo da tre a cinque biscotti al giorno. Gli adulti, in un caso acuto, possono assumere due biscotti ogni ora. In nessun caso i bambini devono mangiare più di tre biscotti al giorno.
Secondo Ildegarda il farro era considerato “caldo e sostanzioso e anche il più delicato”. Nutritivo e facilmente digeribile “rigenera il sangue, distende i nervi e dispone l’uomo al buonumore” in qualunque modo venga cotto, anche come pane. “E’ il migliore dei cereali… A chi lo mangia dona una giusta struttura muscolare e buon sangue”.
La cannella fu molto apprezzata da Ildegarda che scrisse: “La cannella ha una grande forza. Possiede efficaci proprietà e se la si prende di frequente riduce gli umori nocivi e ne genera di benefici. Chi si sente la testa pesante, e respira con difficoltà attraverso le narici, dovrebbe polverizzare un po’ di cannella e mangiarne spesso”. 
Oltre a farro e cannella, tra gli altri ingredienti dei biscotti ci sono i chiodi di garofano. Per la badessa di Bingen, non sono solo utili, insieme alla cannella, per migliorare il tono dell’umore ma hanno altre utilissime proprietà, in particolare come rimedio per la terapia della pressione alta: “Chi è affetto da mal di testa e sente ronzare le orecchie mangi spesso chiodi di garofano”.
Infine, della noce moscata, pur consigliandone un uso limitato, la santa afferma che migliori l’indole di chi la consuma. Infatti “rende più ampio il cuore di chi la mangia, ne purifica i sensi e schiude l’intelletto alla comprensione”.

La ricetta che vi propongo è pensata in chiave vegana e ha delle piccole aggiunte facoltative proposte da me.

Ingredienti per circa 30-40 biscotti (dipende dalla grandezza in cui sceglierete di tagliarli):

440 g. di farina di farro (in alcune ricette 100 g. di farina vengono sostituiti da 100 g. di farina di mandorle)
1 pizzico di sale
140 g. di zucchero integrale di canna (va bene anche quello bianco)
60 g. di latte vegetale a piacere (avena, soia, mandorla, cocco etc.)
140 g. di olio di semi (o 180 g. di burro vegetale)
70 g. di miele, sciroppo d'agave o d'acero (circa 7 cucchiai). Se non volete usare il miele o lo sciroppo, aumentate la dose di zucchero di 100 grammi
15 g. di cannella in polvere
15 g. di noce moscata
3 g. di chiodi di garofano macinati
1 cucchiaino di lievito per dolci (facoltativo, dipende se li preferite più morbidi o croccanti)

In una ciotola unite tutte le polveri e gli ingredienti secchi, aggiungete poi i liquidi e mescolate con un cucchiaio finché il composto non diventa facile da lavorare a mano. L'impasto dovrà risultare morbido e liscio. Se la pasta dovesse risultare troppo dura, aggiungete altri 30 g. di liquido. Ora potete procedere in tre modi, stendendo la pasta con uno spezzore di 1/2 cm. e con delle formine ritagliare i biscotti per poi disporli sulla teglia coperta da carta forno; fare delle palline con le mani e schiacciarle leggermente; oppure infine, creare un rotolo con la pasta e metterlo in frigo a rassodare per un'oretta, dopodiché tagliarlo a fette spesse 1/2 cm e disposte sulla teglia. Infornare a 180° C. per circa 10-15 minuti. Lasciateli raffreddare completamente prima di consumarli.

Fonte: “Il Libro della Medicina di Santa Ildegarda — Guarire nel corpo e nello spirito” di Marcello Stanzione e Bianca Bianchini per Gribaudi edizioni