domenica 21 novembre 2021

Carrot Cake

Ingredienti:
260 gr. di farina 00
300 gr. di carote
100 gr. di noci e/o mandorle (io ho uso metà noci e metà mandorle)
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiaini di cannella
1 cucchiaino di noce moscata (opzionale)
vaniglia (opzionale)
100 gr. di zucchero di canna
100 gr. di zucchero bianco (io ho usato 80 gr. di sciroppo d'acero che ha dato un aroma in più alla torta)
240 gr. di latte vegetale non dolcificato
150 gr. di olio di semi

Per la crema:
250 gr. di formaggio spalmabile vegano simil philadelphia (io ho usato quello della Valsoia)
200 ml. di panna da montare vegana (io ho usato Hoplà idee di soia)
50 gr. di zucchero a velo

Pelate e grattugiate le carote e versatele in una ciotola. Tritate la frutta secca finemente. Accendete il forno a 180° C. Ungete e infarinate una teglia da 24 cm. di diametro. Unite alle carote il latte vegetale, l'olio, lo zucchero e lo sciroppo d'aceto se avete scelto di usarlo. Mescolate bene con una frusta. Unite anche la cannella, la noce moscata e la vaniglia. Poco alla volta aggiungete la farina e il lievito setacciati. Infine unite la frutta secca e amalgamate bene.  Versate l'impasto nella teglia, livellate bene e infornate per circa 40-45 minuti. Per controllare la cottura fare la prova stecchino. Lasciate raffreddare la torta per almeno 2 ore prima di sfornarla e tagliarla. 
Preparate la crema frustando il formaggio con lo zucchero, unite poi la panna e montate fino ad ottenere una crema densa e omogenea. Tagliate la torta a metà e farcitela con la crema. Ricoprite anche la superficie con la crema restante e decorate con le carote e le noci. 

Questa torta è bella anche se meno precisa nella decorazione, un aspetto rustico la rende più appetitosa. 
Questa torta è buona anche senza farcitura.
In alternativa potete farcirla con una crema al burro vegana, con crema al formaggio vegano, oppure con una crema al latte alleggerita da un po' di panna montata.

4 commenti:

  1. Era da tanto che cercavo una ricetta per la torta di carote in versione vegana! A questo punto ti chiedo un consiglio: quale latte è meglio utilizzare? Faccio sempre fatica a trovare le giuste dosi e nella maggior parte dei casi mi resta un impasto troppo liquido. Tra l'altro non posso nemmeno usare grano e frumento, quindi... doppio pacco proprio :D
    Grazie mille ^_^

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    1. Ciao carissima, sono felice che la ricetta abbia risposto ad un tuo desiderio <3 Per il latte vegetale io di solito uso il latte di soia non dolcificato, adoro quello della Alpro, oppure quello di mandorle, ma anche il latte di cocco ci sta bene. Quello che dona la resa migliore secondo me è quello di soia, perché contenendo lecitina aiuta ulteriormente a legare e a inglobare un po' di aria, ma anche con gli altri viene bene essendo una torta comunque compatta e umida che non ha bisogno della sofficità di un panettone o di un pan di spagna. Vai serena e fammi sapere ;)

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  2. Grazie mille per la dritta! Sai che al latte di soia non avevo pensato? È uno dei latti vegetali con cui devo rimanere più parca, ma basta che io non ne beva un litro al giorno, ecco 🤣
    Di solito con i dolci uso il latte di riso, ma non ti dico l'ultima volta che ho provato a fare un budino che cosa ne sia uscito xD
    Presto ti lascerò un commento anche sull'altro tuo blog... Il post sulle paludi mi ha fatto riflettere molto ma devo metabolizzare bene tutte le varie informazioni.
    Un abbraccio!

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    1. Lo capisco, ma in proporzione, con una fetta di torta ne assumi poco di latte di soia. Però davvero, anche con il latte di mandorle o di cocco, che è più sostanzioso, diciamo così, viene bene. Riguardo al latte di riso, non è tra i miei preferiti onestamente, è la bevanda vegetale che mi piace di meno, sia da bere che per cucinare XD. La resa non è delle migliori a mio parere, per quello che ho potuto sperimentare, sia a livello di sapore che di capacità addensanti o leganti. Meglio usare direttamente il riso lessato e frullato per ottenere una bella crema, piuttosto che il latte, poi è ovvio, dipende dalle preparazioni. Sono felice che il post sulla palude sia stato fonte di riflessioni per te e sarò lieta di leggerle. Un abbraccio!

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